Leufredo (Leufroy), nato da una famiglia cristiana di Évreux, studiò nella sua città natale prima di passare a Condat e poi nella scuola della cattedrale di Chartres, dove furono messe in risalto le sue qualità di studioso. Trascorso un certo tempo nell'insegnamento, tornò a casa e decise di abbandonare il mondo; fuggì via segretamente di notte, regalò i suoi costosi abiti a un mendicante e si diresse a Cailly, dove visse sotto la direzione spirituale di un eremita. Si trasferì poi a Rouen, ove si pose nuovamente alla sequela di un sant'uomo e indossò l'abito monastico; si racconta che Ansberto, arcivescovo di Rouen (9 feb.), lo tenesse in grande stima. Decise poi di tornare nella regione di Évreux, e si stabilì a quindici chilometri a nord della città sulle sponde del fiume Eure, dove anni prima il predecessore di Ansberto, S. Audoeno (24 ago.), aveva piantato una croce, forse dopo aver avuto una visione. In quel luogo Leufredo eresse una chiesa dedicata alla Santa Croce, che in un primo tempo fu chiamata La-Croix-Saint-Ouen. In seguito venne costruito un monastero che dopo la sua morte gli fu dedicato: La-Croix-Saint-Leufroy. Intorno a Leufredo si erano raccolti molti discepoli ed egli governò il monastero per quarantott'anni.
Una volta furono trovati tra le cose di un monaco deceduto tre pezzi d'argento; l'abate ne fu assai addolorato, perché il monaco aveva violato il voto di povertà e quando si fu al termine del rito funebre gettò i tre pezzi d'argento sulla bara dicendo, come S. Pietro a Simon Mago: «Il tuo denaro vada con te in perdizione» (At 8, 20). In seguito però pensò che quel monaco poteva essere morto pentendosi e che il Signore poteva aver avuto misericordia, così digiunò per quaranta giorni, pregando e piangendo continua mente, chiedendo che al monaco fossero risparmiate le fiamme del purgatorio; fece riportare il suo corpo all'interno del cimitero del monastero, perché nel giorno della resurrezione fosse trovato tra i suoi fratelli.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nel territorio di Évreux nella Neustria, in Francia, san Leutfrido, abate, fondatore del monastero di La Croix, che resse per circa quarantotto anni.
Santa Caterina da Siena Vergine e dottore della Chiesa, patrona d'ItaliaIl Signore è solito servirsi di umili e deboli creature per operare cose grandi: si servì di Ester per liberare il suo popolo dalla morte, di Giuditta per abbattere l'invitto Oloferne, si servì di Maria SS. per compiere la Redenzione, si servì di S. Caterina da Siena per dare la pace alla Chiesa e ai popoli del suo tempo.
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