San Niceta di Medikion

San Niceta di Medikion
Nome: San Niceta di Medikion
Titolo: Egumeno
Nascita: 760 circa, Cesarea di Bitinia
Morte: 824, Costantinopoli
Ricorrenza: 3 aprile
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Niceta nacque a Cesarea di Bitinia (attuale Turchia) intorno al 760; sua madre morì quando era ancora bambino e suo padre entrò in un monastero lasciando Niceta alle cure di una nonna, finché non ebbe un'età adatta per entrare egli stesso in monastero e riceverne l'istruzione. Divenne monaco nel monastero di Medikion sul monte Olimpo, fu ordinato sacerdote nel 790 e fu chiamato a dirigere il monastero nell'813, assumendosi la responsabilità del suo ampliamento (la comunità raggiunse la cifra circa di cento membri).

Assieme ad altri monaci, fu convocato a Costantinopoli dall'imperatore Leone l'Armeno (813-820), che aveva deposto il patriarca S. Niceforo (13 mar.) poiché si era rifiutato di sostenere l'iconoclastia (attacco al culto delle immagini sacre perché giudicato idolatra) dell'imperatore. Niccta e gli altri monaci rifiutarono di sostenere l'imperatore e il suo patriarca fantoccio, così furono esiliati. Niceta fu mandato in una fortezza e tenuto prigioniero in una cella senza soffitto, obbligato a dormire sul terreno esposto a neve e pioggia. Riportato a Costantinopoli, si rappacificò con l'imperatore, ricevendo la comunione dalle mani del falso patriarca. suoi amici gli consigliarono di non continuare a sostenere l'imperatore, ed egli presto si pentì della debolezza mostrata nell'arrendersi; tornato a Costantinopoli, denunciò in pubblico le azioni dell'imperatore. Fu esiliato una seconda volta e tenuto confinato in una prigione sotterranea senza una razione adeguata di cibo c acqua. Quando l'imperatore fu assassinato (820), il suo successore rilasciò tutti i prigionieri della persecuzione e Niceta visse il resto della sua vita in un eremo vicino alla città imperiale, respingendo tutti gli inviti a tornare al suo monastero per il rimorso di avere compromesso le proprie idee e dato scandalo ai suoi seguaci. Alla sua morte, avvenuta nell'824, i suoi resti furono portati in trionfo a Mcdikion.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di Medikion in Bitinia, nell’odierna Turchia, san Niceta, egúmeno, che patì il carcere e l’esilio sotto l’imperatore Leone l’Armeno per aver difeso le sacre immagini.

Lascia un pensiero a San Niceta di Medikion

Ti può interessare anche:

San Niceta il Goto
- San Niceta il Goto
Martire
Insieme a S. Saba il Goto (12 apr.), S. Niceta è uno dei visigoti cristiani più noti, che subì il martirio nei primi secoli del cristianesimo. Le informazioni...
San Niceta di Aquileia
- San Niceta di Aquileia
Vescovo
Il Martirologio Romano in questo modo Io descrive: «S. Niceta vescovo, in Dacia, che con la sua predicazione rese mansuete e gentili popolazioni che prima...
Segui il santo del giorno:

Seguici su FB Seguici su TW Seguici su Pinterest Seguici su Instagram
Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 28 aprile si venera:

Santa Valeria di Milano
Santa Valeria di Milano
Martire
Santa Valeria è più conosciuta per essere stata la moglie di San Vitale, un ufficiale dell'esercito ucciso e martirizzato nella città di Ravenna, e madre dei Santi martiri gemelli Gervasio e Protasio...
Altri santi di oggi
Domani 29 aprile si venera:

Santa Caterina da Siena
Santa Caterina da Siena
Vergine e dottore della Chiesa, patrona d'Italia
Il Signore è solito servirsi di umili e deboli creature per operare cose grandi: si servì di Ester per liberare il suo popolo dalla morte, di Giuditta per abbattere l'invitto Oloferne, si servì di Maria SS. per compiere la Redenzione, si servì di S. Caterina da Siena per dare la pace alla Chiesa e ai popoli del suo tempo.
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 28 aprile si recita la novena a:

- Santa Caterina da Siena
IX. Per quell’amore straordinario che voi aveste ai patimenti per cui ascriveste a gran ventura il soffrire nelle invisibili stimmate tutti i dolori di un corpo crocifisso, e sorpresa dall’ultima...
- Santi Filippo e Giacomo
I. s. Giacomo, che fino dai più teneri anni menaste una vita sì austera e sì santa da essere comunemente qualificato per Giusto, e faceste dell’orazione la vostra delizia per...
- San Giuseppe
1. O S. Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro, affinché m'implori la grazia, per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te. E' vero che i presenti dispiaceri e le amarezze sono forse...