San Vitale di Savigny

San Vitale di Savigny
Nome: San Vitale di Savigny
Titolo: Abate
Nascita: 1050 circa, Tierceville, Francia
Morte: 16 settembre 1122, Francia
Ricorrenza: 16 settembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


La fonte principale delle notizie su S. Vitale è una biografia scritta da Stefano di Fougère, un cappellano alla corte di re Enrico II che successivamente diventò vescovo di Rennes, e pur contenendo dettagli azzardati, dato che Stefano morì nel 1178, ha il vantaggio di essere più o meno contemporanea. Dopo aver completato il regolare corso di studi, Vitale fu per un breve periodo cappellano del fratellastro di Guglielmo il Conquistatore, Roberto de Mortain, poi, nel 1095, andò a vivere come eremita a Dompierre, in un luogo che aveva già sfruttato come ritiro, e quando i discepoli cominciarono a raccogliersi intorno al suo eremo, fondò l'abbazia di Savigny, introducendovi, in veste di abate, alcune riforme, e accertandosi che la regola di S. Benedetto fosse osservata fedelmente. Sembra che abbia viaggiato molto e che sia stato considerato uno dei maggiori predicatori dell'epoca; si raccontò che durante una delle diverse visite in Inghilterra fosse compreso da ogni membro di una numerosa congregazione, nonostante non parlasse inglese e che i monaci nel complesso non capissero il francese.

Non si accontentò semplicemente di predicare, tuttavia, ma anche i suoi rapporti con le persone con cui veniva a contatto furono a livello pratico: fece costruire un orfanotrofio e un ostello per pellegrini, e s'interessò particolarmente della condizione delle prostitute, facendo il possibile per maritarle.

Era noto perché esprimeva le sue idee apertamente senza tenere conto a chi si rivolgeva. Papa Callisto II (1119-24), dopo averlo sentito parlare al sinodo di Reims nel 1119, osservò che non aveva mai sentito affermare la verità con maggior forza e con meno lusinghe. Vitale morì, secondo i suoi biografi, il 16 settembre 1122, mentre stava recitando l'Ufficio della B. Vergine in coro.

L'1 maggio 1243, con il permesso dell'abate di Oteaux (Savigny si era unita a Oteaux nel 1147), le spoglie furono collocate nella chiesa dell'abbazia; la bara fu profanata nel 1793 durante la Rivoluzione, ma i resti raccolti in una cassetta di legno. La "riforma" di Savigny divenne popolare e fu adottata da altre abbazie, compresa Buckfast nel Devon.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Savigny nella Normandia in Francia, san Vitale, abate, che, lasciati gli incarichi terreni, apprese a coltivare in luoghi deserti una più stretta osservanza e aggregò molti seguaci nel cenobio da lui stesso fondato.

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