Santa Maria Caterina Kasper

Santa Maria Caterina Kasper
Nome: Santa Maria Caterina Kasper
Titolo: Fondatrice
Nome di battesimo: Katharina Kasper
Nascita: 28 maggio 1820, Dernbach, Germania
Morte: 2 febbraio 1898, Dernbach, Germania
Ricorrenza: 2 febbraio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
16 aprile 1978, Roma, papa Paolo VI
Canonizzazione:
14 ottobre 2018, Roma, papa Francesco


La futura fondatrice delle Povere Ancelle di Gesù Cristo nacque in Germania a Dernbach, nel Westerwald, sul Reno, il 28 maggio 1820, penultima degli otto figli di due poveri contadini, e fu battezzata col nome di Caterina. Da così umili inizi, in cui a stento riuscì a ricevere un'istruzione a causa anche delle frequenti malattie che caratterizzarono la sua infanzia, Caterina giunse a consacrare la propria vita alla causa dell'educazione e dei bisogni sociali.

Alla morte del padre la famiglia della beata, che allora aveva ventidue anni, dovette vendere la casa e trasferirsi in affitto; Caterina fu costretta a compiere lavori servili, persino quello di spaccare pietre per la costruzione delle strade, al fine di sostenere la propria famiglia. Mentre si trovava impegnata in queste attività, ebbe una visione che la fece esclamare: «Suore! Oh, quante suore!». Più tardi disse che questa visione fu talmente chiara che poté vedere persino il colore, il modello e il materiale dell'abito della sua futura congregazione.

La beata non entrò in un ordine già esistente, ma insistette presso il vescovo di Limburgo perché le concedesse il permesso di costruire una piccola casa dove radunare alcune novizie di una nuova comunità. Alla fine il vescovo acconsentì e Caterina, pur non avendo praticamente denaro, ma sostenuta dall'aiuto degli uomini della parrocchia, intraprese la costruzione.

Il lavoro dovette però essere interrotto a causa di piogge torrenziali; successivamente morì la madre di Caterina e lei stessa contrasse il tifo. Perseverando tuttavia nella buona e nella cattiva sorte, per la festa dell'Assunzione del 1848 la beata e le sue compagne poterono trasferirsi nella nuova casa, che divenne immediatamente un centro di carità per tutti gli indigenti della zona.

Ciò attirò nuove aiutanti, e il vescovo, vedendo gli intenti perseguiti e la costanza mostrata, pose la beata a guida della congregazione e redasse un certo numero di norme per la loro vita in comune. Caterina scelse il nome della congregazione dicendo: «Vorremmo essere chiamate Povere Ancelle di Gesù Cristo e avere come patrona Maria, la prima ancella del Signore».

Nel 1851 ottennero il permesso di prendere l'abito e i voti religiosi durante una cerimonia presieduta dal vescovo nella chiesa parrocchiale di Wirges ma i membri della congregazione erano talmente numerosi che il vescovo dovette presiedere la liturgia della vestizione all'aperto. Ricevendo l'abito Caterina prese il nome di Maria.

Generalmente conosciuta da allora come madre Maria, cominciò a inviare le sue suore in missioni infermieristiche e alcune di esse morirono durante un'epidemia. Nuove missioni furono fondate nei villaggi vicini; ciascuna di esse era pensata come una "piccola casa" sul modello della prima costruzione realizzata a Dernbach. Ogni casa ospitava di solito quattro suore: due erano infermiere, una conduceva un asilo per bambini, e la quarta custodiva la casa, con i pensionati o i senzatetto che vi alloggiavano.

La beata aveva ideato una forma di opera caritativa che rispondeva esattamente ai bisogni della popolazione locale: per questo iniziarono a giungere richieste di altre fondazioni dello stesso tipo e a queste esigenze la beata poté far fronte solo grazie al numero di candidate che chiedevano l'ammissione nella congregazione, sempre maggiore di quelle che potevano essere accolte. Tra il 1851 e il 1861 la casamadre fu quindi via via ampliata.

Nel 1853 all'interno del primo convento vivevano diciotto bambini senza casa e l'esigenza di un maestro qualificato stava diventando disperata. Un uomo, Guglielmo Schwarz, venne a offrire i propri servigi chiedendo solo vitto e alloggio, e inaugurando così nel maggio 1854 una scuola elementare: era la risposta alle preghiere elevate a Dio. L'anno successivo un'insegnante laica si unì a loro e il vescovo consigliò madre Maria di affidare i ragazzi ai Fratelli della Misericordia di Montabaur. Guglielmo Schwarz partì per entrare in quella congregazione portando con sé i ragazzi.

Gli scopi originari della congregazione consistevano nell'assistenza a bambini poveri e abbandonati e nella cura di ammalati e anziani, non quindi nella costruzione e direzione di scuole; la beata però considerò come volontà di Dio la strada che era costretta a intraprendere. Le condizioni in Germania si erano fatte più difficili negli anni Sessanta del xix secolo, a causa di una legislazione statale sempre più anticattolica che sarebbe sfociata, nel decennio successivo, nel Kulturkampf di Bismarck. Nel 1859 madre Maria aprì la prima missione fuori dai confini della Germania: a Lutterade (Olanda) fondò una scuola, un istituto per insegnanti e un noviziato, a cui fecero seguito altre scuole in quella nazione. Nel 1868 il vescovo di Fort Wayne, nell'Indiana, la pregò di mandare alcune suore negli Stati Uniti e così a otto di esse fu affidato un orfanotrofio di Chicago; quando poi la diocesi offri Rockhill House, un ex albergo acquistato per essere trasformato in ospedale, l'immobile divenne l'ospedale S. Giuseppe, casamadre della congregazione negli USA; ragazze statunitensi avevano iniziato presto a chiedere di entrare nella congregazione e quando nel 1898 madre Maria morì, la provincia negli Stati Uniti contava duecentoventisei suore. Nel 1873 il sacerdote Volk chiese a madre Maria alcune suore per aiutare i tedeschi presenti nella sua parrocchia nell'East End di Londra. Inizialmente ella rifiutò, ma quando la richiesta fu nuovamente avanzata due anni dopo — sostenuta da un intervento personale del cardinale Manning — cedette. Le sorelle visitavano gli ammalati e si occuparono di un asilo d'infanzia e di una scuola parrocchiale e fino a quando bambini e suore non furono evacuati per lo scoppio della seconda guerra mondiale essi rimasero operativi.

Nel 1882 si diede inizio a un'altra comunità a Hendon, fondando un convitto prima a Ravensfield House (una volta abitazione del cardinale Wiscman) e quindi a Norden Court, dove è tuttora presente con il nome di Westmínster House. Oltre a diverse fondazioni in Inghilterra, dall'inizio degli anni Settanta del XX secolo ci fu l'apertura anche di molte missioni in India, nelle quali le suore si prendono cura di ammalati e orfani e dirigono scuole. Fondazioni recenti sono state impiantate anche in Brasile e in Messico.

Partendo dal nulla Maria compì un'enorme lavoro, servendo sempre con umiltà e semplicità. Esortando le sue suore a «essere sante, ma sante nascoste», attribuiva tutto ciò che realizzava alla Divina provvidenza operante in lei: «La divina volontà dí Dio può e deve essere realizzata in me, da me e per me». Nondimeno le qualità che risultano più evidenti dal suo ritratto fotografico, e che furono maggiormente sottolineate dai testimoni durante la causa di beatificazione, sono la determinazione e la forza.

L'approvazione delle costituzioni della sua congregazione da parte della Santa Sede, giunta nel 1890, trovò la suora ancora in vita; ella sopravvisse alla maggior parte degli amici e conoscenti coetanei, come pure a quattrocento suore che avevano fatto la loro professione nelle sue mani: colpita da un attacco di cuore il 27 gennaio 1898, Maria mori il 2 febbraio, festa della Presentazione di Gesù al Tempio ((andelora), alle prime luci dell'alba. La sua causa fu introdotta dal vescovo di Limburgo nel 1928. Nel 1950 le reliquie furono traslate nella cappella della casamadre e il suo corpo, di fatto già decomposto, fu vestito con un nuovo abito e quindi tumulato nella cappella. Papa Paolo VI l'ha proclamata beata in San Pietro il 16 aprile 1978. Oggi circa duemila suore portano avanti la sua opera in Germania, Stati Uniti, Inghilterra, Irlanda, Paesi Bassi, India, Messico e Brasile.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Dernbach nella Renania in Germania, beata Maria Caterina Kasper, vergine, che fondò l’Istituto delle Povere Ancelle di Gesù Cristo per servire il Signore nei poveri.

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