Mariano e Giacomo, martiri della Numidia in Africa del Nord, sono di particolare interesse perché i documenti che descrivono la loro morte sono autentici, e perché non erano né preti né vescovi ma, rispettivamente, lettore e diacono.
Soffrirono la persecuzione sotto Valeriano, poco dopo il più famoso S. Cipriano di Cartagine (16 set.); i loro Atti erano conosciuti da S. Agostino che ne fece uso nel Sermone 284. Il luogo della loro condanna fu Cirta Giulia (più tardi ribattezzata Costantina), mentre quello del loro martirio è l'attuale città di Tazoult in Algeria. In seguito le loro reliquie furono traslate a Gubbio, dove nel 1350 circa Guido Palmerucci dipinse un pregevole ciclo di scene delle loro vite (queste opere sono adesso nel museo di Nancy).
Alla pari di altre persecuzioni avvenute nell'impero romano, quella di Valeriano fu sporadica e locale, ma assai dura nei luoghi e per il tempo in cui si svolse. L'autore degli Acta era un compagno dei martiri che però sfuggì alla morte.
Lo scrittore ci parla di una visita dei vescovi Agapio e Secondino, entrambi della Numidia, a una fattoria chiamata Mugnae, dove incontrarono e incoraggiarono Mariano e Giacomo. Partiti i due presuli (che sarebbero stati uccisi poco dopo), un gran numero di soldati circondò la fattoria e operò molti arresti. Mariano e Giacomo confessarono apertamente la loro fede durante l'interrogatorio e furono imprigionati dopo aver subìto la tortura dell'ambio. Durante la prigionia ebbero diverse visioni, raccontate negli Acta, senza dubbio lette nelle riunioni dei credenti come parti della narrazione del loro martirio e strettamente paragonabili a quello delle sante Perpetua e Felicita, martirizzate a Cartagine nel 203 (7 mar.).
Il vescovo Agapio, che aveva appena patito il martirio con due ragazze che aveva sotto tutela, apparve in visione a Giacomo dicendogli che il giorno dopo avrebbero gioito insieme nel banchetto celeste. La mattina seguente i cristiani furono portati lungo il corso di un fiume che aveva su entrambe le sponde argini così alti da sembrare un anfiteatro; furono tutti allineati, bendati e decapitati con la spada. La madre di Mariano, Maria, era presente al martirio del figlio e gioì per il suo trionfo.
Con la loro morte, dice l'autore degli Acta, furono «alla fine restituiti ai patriarchi nella gloria e liberati dai dolori di questo mondo». I loro corpi vennero gettati nel fiume Rummel: in quel luogo un'antica iscrizione ricorda il loro martirio.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Lambèse in Numidia, nell’odierna Algeria, santi martiri Mariano, lettore, e Giacomo, diacono: il primo aveva già da tempo superato indenne le vessazioni della persecuzione di Decio per aver confessato la fede in Cristo; nuovamente arrestato insieme al dilettissimo compagno, entrambi, dopo crudeli supplizi, confortati dalla grazia divina, morirono insieme a molti altri trafitti con la spada.
-San Mariano di Evaux EremitaMariano proveniva da un'importante famiglia di Bourges, in Francia; poco si sa della sua vita prima della vocazione, se non che fosse sposato e probabilmente...
-Santi Filippo e Giacomo ApostoliS. Filippo, nativo di Betsaida, era un uomo giusto e spesso consultava le Scritture per conoscere quando si sarebbe avverata la promessa del futuro Liberatore...
-San Giacomo della Marca Religioso e sacerdoteS. Giacomo della Marca nacque a Monteprandone, provincia di Ascoli Piceno, da poveri genitori. Studiò in varie città delle Marche e dell'Umbria e fu maestro...
-San Giacomo Eremita in PalestinaL'antico Martirologio diceva: "In Palestina, commemorazione di San Giacomo l'Eremita che, dopo aver mancato di credere, per penitenza visse in una tomba...
-San Giacomo l'Interciso Martire in PersiaGiacomo è la vittima più conosciuta della seconda grande persecuzione di Persia, che iniziò nel 420 ca.; secondo la passio, per la maggior parte chiaramente...
-San Giacomo di Nisibi VescovoGiacomo, monaco siriano, diventò primo vescovo di Nisibi in Mesopotamia nel 308 circa, e S. Efrem (9 giu.), suo discepolo, ci racconta quanto fosse importante...
Sant' Isidoro l'agricoltore LaicoLe origini e i particolari della vita di S. Isidoro si perdono nell'oscurità del Medio Evo, e a noi non giunsero che poche notizie e aneddoti: poche, ma più che sufficienti per rivelarcene...
Sant' Ubaldo di Gubbio VescovoUbaldo nacque a Gubbio intorno al 1085. Orfano di entrambi i genitori, venne educato da uno zio molto religioso, il quale tuttavia ostacolò il suo progetto, manifestato quando aveva quindici anni, di ritirarsi...
San Renato Goupil MartireRenato nacque il 15 maggio 1608 a Saint-Martin-du-Bois, nella diocesi francese di Angers. Studiò a Chantilly, nei pressi di Parigi, ma dovette interrompere il suo noviziato dai Gesuiti a causa della sua...
-San Bernardino da Siena V. Ammirabile s. Bernardino, che, nato per voto speciale fatto alla santissima Vergine dai vostri piissimi genitori, e favorito della bella sorte di venire alla luce nel giorno sacro alla sua Natività...
-San Pasquale Baylon I. Ammirabile s. Pasquale, che nella umiltà della vostra condizioni di guardiano di pecore, non per altro vi appigliaste allo studio delle umane lettere che per meglio conoscere Iddio o riverir...
-Santa Rita da Cascia O santa Rita, che hai affrontato con coraggio cristiano e con perseverante fiducia nella Provvidenza, gli impegni, le incomprensioni e le sofferenze di sposa e di madre, mantenendoti sempre fedele alle...
-Spirito Santo Vieni, Santo Spirito manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto; ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo...